L'inizio
"New York è una città così complessa che qualsiasi tentativo di definirla sarebbe riduttivo, e cambia così in fretta che qualunque discorso diventa subito vecchio. Anche quando la descrivo nei libri, parlo di una città lontana nel tempo e nello spazio. Ho bisogno di essere in esilio per pensare a lei."
Queste parole di Rick Moody, da un'intervista di Paolo Cognetti, mi hanno colpito fin da subito. Sono passati molti mesi prima che potessi affrontare una selezione delle fotografie dell'ultimo viaggio a New York, trovare quel codice che mi permettesse di togliere gli scatti superflui (non inutili perché servono per arrivare alla foto 'giusta') e costruire una sequenza, una naturale sintesi di quello che è stato il mio viaggio.
E' la terza volta che visito la città (la prima nel 2000 poi nel 2005 e questa nel 2015).
Questa volta, per fotografare New York, ho voluto tenere il mirino basso, puntato più sulla strada che non sulle cime dei grattacieli e dei palazzi e comunque quando alzavo il tiro, c'era un particolare, una sovrapposizione, una reminiscenza, dei complementi che mi riportavano a quanto succedeva di sotto.
Più di ogni altra cosa ho infatti cercato i newyorkesi, per capire (da osservatore occasionale) cos'è cambiato in loro in questi anni, dopo l'11 settembre e diverse "disavventure" in medio oriente, il primo presidente di colore, una crisi economica mondiale, la "desertificazione" questa volta non delle campagne ma di città industriali e la natura che continua, nonostante tutto, a dire la sua con tifoni ed uragani.
Li ho trovati sempre lì, i new yorkers.
Loro con quell'incredibile e quasi unico modo che hanno di rapportarsi con la loro città ed i suoi cinque boroughs, cercando di difenderla e di preservarne una parte (come la High Line) anche di fronte al costante cambiamento che è nel suo DNA.
Loro che cercano di ritagliarsi un angolo di relax in mezzo a palazzi e traffico.
Loro con la loro Metro, che se sali a Manhattan ed esci dall'isola, te ne accorgi perché vedi come cambiano le facce, i vestiti, le movenze ed i colori delle persone.
Queste fotografie rappresentano una parte di questo racconto.